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Dal sito Forzaragazze.it: l'esclusiva intervista a capitan Sabina Corallo

coralloD. Allora Sabina, innanzitutto è doveroso farvi i complimenti per la vittoria del campionato di prima divisione. Un campionato davvero difficile e combattuto fino all'ultimo, con le prime tre squadre racchiuse in soli 3 punti. Che tipo di campionato è stato?

R. Piu che un campionato è stato un vero e proprio giro sulle montagne russe.. le prime tre squadre del girone si eguagliavano fra loro, e tutte e tre hanno giocato l'intero campionato con la consapevolezza che sarebbe bastato un solo passo falso per essere fuori. Ammetto che siamo state anche fortunate, ma non è una fortuna caduta dal cielo, bensì il risultato di un duro lavoro in palestra,

D. A causa di un regolamento, a mio modo di vedere discutibile, pur avendo vinto il campionato non siete riuscite a salire direttamente in serie D, ma dovrete passare attraverso le forche caudine dei play off. Ti chiedo, quant'è stato grande il rammarico per non essere comunque salite di serie dopo una stagione così? E cosa ne pensi di questo regolamento?

R. Sinceramente sono in netto disappunto sul regolamento. Reputo una vera ingiustizia obbligare anche la prima del girone a fare i play-off. In squadra tutte siamo concordi nel pensarla in questo modo. Il rammarico c'è ed è tanto, ma questo non ci scoraggia dal voler andare avanti e dal voler arrivare in serie D.

D. Nei play off affronterete avversari importanti come la Nike Volley Lecce, seconda classificate nel torneo leccese, e l'ASD Volley Iuvenilia Oria, prima in quello brindisino. Come vi state preparando per questa due giorni che vale una stagione intera? Quali le tue sensazioni personali?

R. Lo staff tecnico ha studiato tutta la stagione in funzione di questi due giorni, in modo tale da farci arrivare cariche sia fisicamente che mentalmente. Personalmente sono determinata a voler vincere entrambe le partite, siamo la capolista del girone, la serie D ci tocca di diritto e non sono ammessi sbagli.

D. Quanto, secondo te, vi favorirà il fatto di giocare in casa?

R. Siamo favorite su molti aspetti. Come prima cosa conosciamo il campo e, cosa ancora piu importante, arriveremo sul campo fresche e non provate dal viaggio.

D. Quanto conoscete le vostre rivali?

R. Non tantissimo direi, anzi quasi per niente. Ma questo non credo sia cosi determinante, la pallavolo è uno sport di situazione in cui vince la squadra che meglio sa imporre il proprio gioco.

D. Veniamo un po' a te. Il tabellino del sito dell'Amatori Volley recita: "classe 88, opposta e capitano". Ci faresti un breve riassunto della tua carriera?

R. Pratico da 11 anni questo sport, a 14 anni ho fatto l'esordio in B2, dopo di che ho giocato 4 anni in serie C ed uno in serie D, ma tutto questo nel ruolo di centrale; quest'anno, per economia di ruoli in squadra, ho accettato lo spostamento diventando opposto e, nonostante tutto, non credo di essermela cavata cosi male :)

D. Quanto ti senti resposabilizzata da questo ruolo di capitano? Cosa comporta, anche in termini comportamentali, indossare quei gradi?

R. L'essere capitano non è un ruolo assegnatomi dall'allenatore ma dalla mia squadra. Sono una giocatrice dal temperamento deciso che non si lascia mai abbattere e che in campo riesce, in un modo o nell'altro, a coinvolgere tutte le sue compagne, spronandole a dare il massimo. Sì, ammetto che ci sono volte in cui sento la responsabilità ed è proprio in quei momenti che attingo la forza dalle mie compagne perche so quanto loro credono in me.

D. Quali sono i tuoi pregi e dove credi che tu debba ancora migliorare?

R. Credo che uno dei miei pregi sia la forza, sia fisica che d'animo. Come giocatrice, tecnicamente credo di aver ancora molto da imparare, mentre come membro di una squadra devo imparare a gestire meglio l'ansia del momento.

D. Quali sono i progetti futuri di Sabina Corallo in ambito pallavolistico? Quale il tuo sogno nel cassetto?

R. Ho sempre detto che da dove ho iniziato, lì voglio finire. Ho esordito in b2 e li voglio ritornarci, ma questa volta non come una bambina senza esperienza, ma come un vero giocatore padrone del campo e della serie. Ed il mio sogno più grande è appunto quello di fare tutto questo al comando della mia squadra, nella mia societa d'origine: l'Amatori Volley Bari.

D. Un ultima domanda prima di concludere. A chi devi un grazie per la tua carriera?

R. Il mio ringraziamento va prima di tutto a mia madre e mio padre, che hanno condiviso con me tutti i sacrifici fatti per questo sport, ma devo ringraziare anche la mia società che mi ha fatto crescere e maturare, accudendomi come una figlia. Ed infine un ringraziamento speciale va ad Angelo Miano ed Isa Franco, due allenatori a cui sono molto affezionata e che ho avuto la fortuna di avere; senza di loro molto probabilmente non avrei raggiunto nessun obbiettivo in questo sport ed ora non sarei nemmeno qui.

 

da Forzaragazze.it

 

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